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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

PEDAGOGIA

LA CURA DELL'INFANZIA E LA "PEDAGOGIA POVERA" DIVERSE INFANZIE A CONFRONTO Dall'inizio del XIX secolo, l'interesse per l'infanzia riflette un'attenzione per il bambino e la sua educazione, molto più complessa. Attraverso Rousseau, Richter, e Pestalozzi, si scopre un'età da crescere attraverso la dimensione affettiva e da correggere amorevolmente . Allo stesso tempo però i tassi di mortalità infantile continuarono ad essere molto alti, ed erano incrementati anche il fenomeno dell'accattonaggio e del vagabondaggio. In seguito anche alla nascita del lavoro femminile extra casalingo, comparvero in varie parti d'Europa, molte iniziative educative e assistenziali. L'infanzia era vista infatti come età da proteggere tramite la moltiplicazione delle scuole infantili.  FERRANTE APORTI E L'EDUCAZIONE INFANTILE Le prime iniziative scolastiche destinate all'infanzia furono avviate in Inghilterra e Francia. Nel 1816 Robert Owen aprì

SOCIOLOGIA

   LA SOCIETA' POSTMODERNA  La definizione di società "postmoderna" si deve al filosofo francese Lyotard, il quale parlò per la prima volta di postmodernità per descrivere la condizione della cultura contemporanea. Ciò che caratterizza l'epoca postmoderna, è la "fine delle grandi narrazioni" (Bibbia, poemi omerici, ecc) sulle quali tutte le società si sono basate per cercare di mettere ordine nella realtà e spiegare il senso delle cose. Questi grandi racconti non hanno dunque più presa sulle persone, che non vi cercano più la ragione di ciò che accade né vi si rivolgono per capire come agire. La cultura postmoderna è anti utopica , ovvero priva di grandi ideali e pervasa da uno scetticismo verso i miti e le ideologie politiche (marxismo, liberalismo).  Il termine postmoderno, ha sollevato diverse controversie, infatti vi sono coloro che lo rifiutano poiché lo considerano come una dichiarazione di fallimento della modernità e che propongono di pa

PEDAGOGIA

  VERSO LA SOCIETA' ALFABETA  L'EDUCAZIONE E LA MODERNITA' BORGHESE   Durante il XIX secolo maturò il complesso processo che portò alla nascita della società alfabeta , ovvero una società in cui viene ritenuta indispensabile la padronanza dei fondamentali elementi del sapere: leggere, scrivere e far di conto. L'espressione " modernità " cominciò ad essere impiegata per sottolineare valori come la superiorità della civiltà industriale, la fiducia nel progresso, il principio della libera concorrenza, la visione laica dell'esistenza e il valore della razionalità. Bisognava dare vita ad una società nuova i cui valori erano totalmente deposti nelle mani degli uomini. Il mondo dell'educazione fu presto coinvolto nella realizzazione della nuova società. I sostenitori della modernità credevano che tramite la generalizzazione della scuola i bambini sarebbero diventati degli adulti all'altezza dei tempi, quindi il  modello di vita borghese era co