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John Dewey

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  John Dewey    Con l'educazione nuova l'attenzione si spostò dal maestro al   fanciullo , dunque vi fu una rivoluzione. John Dewey fu il primo a esplorare nuove pratiche di   insegnamento , il loro ordinamento entro un quadro sistematico, filosofico e politico.  Egli nacque il 20 ottobre 1859 a Burlington, in Vermont, successivamente studiò all'Università di Baltimora e dopo la laurea si avviò alla carriera universitaria, occupandosi di etica, logica e psicologia. Provò un crescente interesse per le tematiche dell'educazione, anche per la nascita dei suoi figli. Nel 1896 a Chicago fondò una scuola infantile ed elementare con una nuova concezione, facendolo diventare un vero e proprio  laboratorio di psicologia e pedagogia sperimentali , questo portò dissapori con le autorità e nel 1905 lasciò Chicago per andare a lavorare all'Università di New York, poco dopo pubblicò i suoi lavori più importanti "Democrazia e educazione", "Le

PEDAGOGIA

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    La reazione antipositivista e Giovanni Gentile   La prima parte del XX secolo è contraddistinta anche da una reazione antipositivista, che si concretizza in una critica dell’attivismo pedagogico. Dal punto di vista filosofico, si ripropongono pedagogie ispirate all’ideale umanistico. Principale esponente di questa linea interpretativa è Giovanni Gentile, egli critica l’idea che la pedagogia sia una scienza sperimentale: in quanto scienza della formazione dell’uomo essa non può essere scienza della formazione dello spirito e cioè sapere filosofico.

SOCIOLOGIA

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  Welfare State e Terzo settore     Nel mondo occidentale si è dichiarato che ciascun cittadino ha il diritto di condurre una vita dignitosa e che allo Stato spetta farsi carico del suo benessere. I diritti sociali offrono un accesso a livelli di reddito, salute e istruzione accettabili in rapporto agli standard di vita medi della società. Il complesso degli interventi pubblici attraverso cui lo Stato mira ad attuare i diritti sociali dell’individuo è chiamato Welfare State. Esso nasce con la pubblicazione nel 1942 del Rapporto Beveridge ed è attuato dal 1948 con la creazione di un servizio medico nazionale gratuito e con l’adozione di altri provvedimenti sociali. La crescita economica degli anni Cinquanta-Settanta ha favorito nei Paesi europei lo sviluppo delle politiche di Welfare in campo previdenziale, assistenziale e sanitario. Negli anni Ottanta e Novanta però, esso è entrato in una fase di crisi e di ridimensionamento; il processo è stato accelerato da difficoltà d
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    I PRIMI MEZZI DI COMUNICAZIONE: I GIORNALI   Il primo mass media inventato fu la stampa, che passò presto dall'essere un mezzo di riproduzione di testi, ad un mezzo di trasmissione di informazioni: attraverso i giornali, che ebbero diffusione di massa dal XIX secolo. Essi avevano lo scopo di tramettere e commentare le notizie.  Un passo avanti per raggiungere un media simile ai nostri, fu importante l'invenzione del telegrafo, il primo mezzo che era in grado di trasmettere informazioni a distanza. Nonostante questo, i giornali rimasero comunque il principale mezzo di comunicazione con la massa, poiché era più economico rispetto ad altri mezzi.   IL CINEMA   Il cinema nacque alla fine del 1800, ed ebbe da subito un grande successo: era infatti un mezzo di intrattenimento popolare, poiché non esigeva un resoconto dello spettatore. Molto spesso però, la sua funzione puramente intrattenitiva venne estesa: si iniziarono a diffondere film di informazione, ma anche

ANTROPOLOGIA

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  CREATIVITA' E CULTURA L'essere umano ha la capacità e la necessità di creare sempre nuove forme culturali: è un essere estremamente creativo. Una delle maggiori espressioni della creatività sono la festa e il rito. La differenza maggiore tra rito e festa è che il primo ha un'organizzazione specifica, mentre la festa può essere anche personale, e non di matrice religiosa. Infatti, tra i due, la festa è l'atto maggiormente creativo e più comunitari, in cui molte persone si trovano a celebrare uno stesso avvenimento (definizione dell'antropologo Turner). Infatti, altri studiosi hanno individuato la funzione della festa proprio come creante di comunità; altri invece la considerano una descrizione sociale.   L'ARTE, LE ARTI E L'ESPRESSIONE ESTETICA Una delle forme in cui meglio riconosciamo la creatività umana è l'arte. L'arte rientra in quei concetti che l'antropologo Clifford Geertz ha chiamato vicini all'esperienza, ovvero che a

ANTROPOLOGIA

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  LE ARTI TRIBALI   Una forma d'arte che mosse molte domande da parte degli antropologi fu l'arte africana. Particolarmente interessanti sono le arti dei Kalabari, che molti antropologi, tra cui Robin Horton, hanno studiato: secondo loro, le costruzioni artistiche rappresentava un tentativo delle persone di contenere gli spiriti maligni. Infatti non avevano alcun scopo estetico, ma protetto: dovevano infatti presentare il nome dello spirito imprigionato.  Un altro esempio può ritrovarsi presso le popolazioni Yoruba della Nigeria, venivano spesso create delle maschere, le egungun e le gelide: le prime di carattere sacro, le seconde di carattere profano. Un caso ancora più interessante è quello della Nuova Guinea, presso gli Abelem, i quali sono soliti a commerciare tale dipinte, da appendere nelle caverne dove abitano, come rito di iniziazione. Secondo l'antropologo Antony Forge, queste talìvole dovevano avere funzione magica di protezione della caverna o dell

SOCIOLOGIA

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  A COSA PUO' PORTARE L'UTILIZZO DEI MEDIA? Con l'avvento dei meda, molti studiosi iniziarono a domandarsi su quali effetti il viluppo di quest'ultimi potesse avere. Uno dei fattori che fu individuato per primo fu la capacità di manipolare le persone: con studi successivi venne però pacificato che questo può accadere solo in relazione a come il messaggio viene mandato e da come la società reagisce ad esso. Alla luce di questi ragionamenti, l'attenzione venne spostata da cosa i media possano fare al pubblico, a casa il pubblico potrebbe fare dei media. Infatti, è stato osservato che è dipende da come il pubblico rielabora un messaggio, se questo sorbirà effetti a lungo termine. Al momenti, due fenomeni dati dall'utilizzo dei media, che sono stati notati sono: l'omogeniazione culturale e la modificazione dell'esperienza personale.   SOCIALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE SOCIALE Il principle effetto riscontrato dall'utilizzo dei media, è l'omo